martedì 18 novembre 2014

Tre Cuori


Tre fiammiferi accesi / Uno per uno nella notte / Il primo per vederti il viso / Il secondo per vederti gli occhi / L'ultimo per vedere la tua bocca                                                     
Dopo aver visto il film Tre cuori per quella strana alchimia che sono le associazioni di idee mi frullava nella testa questa poesia di Jacques Prévert. Poi cercando di dar voce all'emozione intensa che questo film mi ha suscitato ho capito il perchè: il primo è il viso della mamma delle due altre donne protagoniste, Catherine Deneuve, dai molti sguardi straordinariamente comunicativi che non hanno bisogno di parole; il secondo sono gli occhi di Charlotte Gainsbourg, Sylvie, disperati, teneri, incapaci di mentire; l'ultimo è l'amore sensuale represso, condizionato e fulminante della sorella di Sylvie, Chiara Mastroianni. Eccolo "il cuore" di questo struggente e commovente film! Tre donne, tre cuori, tre fiammiferi nella notte con la consapevolezza dell'amore che le unisce, un amore unico, viscerale, ma pudico nella sua fragilità e contraddizione. Questo è un film che commuove per la sua estrema sincerità, ti obbliga a confrontarti con te stesso. Il destino di ognuno che si interseca con quello dell'altro, ineluttabile, fatale e senza pietà. Ma è tenero nel racconto, ti stupisce per l'eleganza e il garbo e non è facile raccontare i sentimenti e le loro sfumature senza scivolare nel pietismo. Direi un film femminista, se tale termine, oggigiorno non fosse già desueto, perchè nonostante tutto sono le donne le più forti nella loro fragilità. Si abbandonano con passione e istinto. Non ho dimenticato Marc, il protagonista della storia, Benoit Poelvoorde. Lui "ama" con la stessa intensità l'una e l'altra ma brama ciò che non ha, ricordando, desidera ciò che ha dimenticando. Ottima interpretazione di un personaggio metodico, ispettore del fisco, che appare debole, incerto ma lui Ama! E' l'uomo che ama le donne forse è questa la sua debolezza. L'epilogo è mozzafiato come il ritmo che si fa incalzante e travolgente man mano che la storia si dipana. Da vedere e per me, che odio il replay, da rivedere. E siccome amo le poesie di Prèvert mi dedico, perchè anche a me piace guardare dov'ero, ogni tanto "Les Feuilles Mortes" cantata da Yves Montand... Dunque "Tre cuori"..."Tre fiammiferi accesi"...Yves Montand....che vita meravigliosa!                              
Cris                                                            

2 commenti:

  1. Cara Cris, vedrò sicuramente questo film. Avendone visto il trailer, e letto la tua recensione, suppongo di trovarmi dinanzi a un racconto in cui il dolore prende la forma di questo struggente triangolo che il destino intesse quasi malvagiamente. Di fatto poi i protagonisti risultano essere quasi vittime di questo "gioco perverso". Insomma, uno di quelli imperdibili, ok. :-)
    Luz

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    1. E' così, cara Luz, se vuoi dar voce a qualcosa che tutti abbiamo dentro ma che non sempre conosciamo questo è uno di quei film che lasciano il segno anche dopo quando la sala si svuota e t'incammini verso casa. L'interpretazione di ogni singolo personaggio è veramente superlativa, grandi attori che sanno rendere la trama del racconto magnetica proprio per la capacità di esprimere le nostre debolezze con onestà e sincerità, senza esagerare anche nella rappresentazione del dolore perchè è il destino, come dici tu,che quasi malvagiamente, cambia le regole. Avremo modo, sono sicura, di riparlarne.
      Cris

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