martedì 22 luglio 2014

Amare gli altri è una pesante croce

Amare gli altri è una pesante croce,
ma tu sei bella senza circonvoluzioni
e il segreto del tuo fascino
è equivalente all'enigma della vita.

In primavera si ode il fremito dei sogni
e il fruscìo delle novità e verità.
Tu sei della famiglia di tali principi.
Il tuo significato è spassionato come l'aria.

E' facile svegliarsi e riacquistar la vista,
l'immondezza verbale dal cuore spazzare via,
e vivere senza intasarsi in anticipo.
Tutto questo non è una grande astuzia.
                                Boris Pasternak 1931
                               
Ho voluto scrivere questa poesia di uno dei miei scrittori, poeti, preferiti perchè trovo in essa ciò che di più bello la vita possa donarci: l'amore. Se penso alle sofferenze di questo grande scrittore così poco amato in patria ma enormemente al di là dei suoi confini,mi commuovo alla bellezza che ha saputo cogliere in ogni cosa, alla purezza del suo pensiero,all'assoluto e incondizionato amore per la sua Patria tanto da fargli rinunciare al Premio Nobel per la Letteratura nel 1958 pur di non abbandonarla perchè ciò disse:"...sarebbe la mia morte..."L'Accademia Svedese si attenne alla sua scelta ma non fu pronunciato alcun discorso.
Ricordo che ero adolescente quando vidi per la prima volta, in una sala affollatissima, il film tratto dal suo più celebre romanzo:"Il Dottor Zivago". Ricordo che piansi molto, per la mia sensibilità di adolescente di allora era inconcepibile che un amore così puro potesse avere quella tragica conclusione. Mi colpì talmente che, nel corso degli anni, ho voluto approfondire leggendo sia il libro sia qualunque articolo,argomento che riguardasse questo autore. E dedico a tutti voi il ricordo di questo mio primo grande Amore cinematografico.
                                                                                                                                                                Cris

6 commenti:

  1. Controverso questo titolo, ma perfettamente in linea con i versi di Pasternak. Io conobbi questo romanzo tanti anni fa, quando una zia me lo regalò. Ero piccola, e non compresi bene l'intreccio storico che fa da sfondo alle vicende di Zivago, ma colsi la forza della trama, e quando vidi il film questa impressione mi fu confermata. Indimenticabile.

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    1. Come ogni poesia lascia libertà di interpretazione. Io credo che voglia significare la fatica che ognuno di noi, che ama il prossimo, che condivide, che si confronta, che mostra generosità,ha nel metterle in pratica nella maniera più sincera e totale.Ci sono, infatti tanti pregiudizi,c condizionamenti sociali che remano contro chi cerca in tutti i modi la verità.Appena velata è invece l'ambientazione storica della rivoluzione russa, che fa da sfondo al film perchè nel libro è più narrata.Infatti,come dicevo, all'epoca mi colpì la storia d'amore struggente tra i due personaggi principali.Il libro fu vietato in Russia perchè, si diceva, andasse contro i principi della Rivoluzione e solo clandestinamente,tramite un amico, Pasternak riuscì a farlo arrivare in Europa dove ebbe un enorme successo.Poi però fu riabilitato e anche i russi, che invece lo amarono molto, ebbero l'opportunità di leggerlo. Cris

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    2. Sono perfettamente d'accordo su quella "fatica". Amare veramente è un laborioso donarsi e mai anteporre se stesso all'altro. E tutto questo è faticoso. Meglio sempre imparare a dirigere bene il proprio potenziale affettivo. E io e te probabilmente abbiamo imparato bene. ;-)

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  2. Sto leggendo proprio in questi giorni Il dottor Zivago e sto scoprendo tutta l'intensità e l'emozione della scrittura di Pasternak, le sue toccanti descrizioni, il modo in cui descrive i sentimenti... è un libro perfetto, in cui si riverbera tutta la malinconia di un grande autore consapevole della storia e della grande tradizione letteraria del suo Paese.

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    1. Cara Athenae, hai letto altri autori russi?
      Luz

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    2. Ho letto "Guerra e Pace" e "Anna Karenina" di Tolstoij, "Il giocatore" e "Le notti bianche" di Dostoevskij e ho in coda di lettura, acquistati da poco, "La sonata a Kreutzer" del primo e "Delitto e castigo" del secondo.

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