lunedì 12 gennaio 2015

Il valore dell'amicizia oggi

Un tema forse obsoleto, perchè troppo discusso e troppo abusato, ma voglio tentare ugualmente una definizione. L'esperienza insegna che l'amicizia non può esistere se non fra due persone anzitutto affini, con orizzonti simili, vedute compatibili, ma questa è solo la base su cui gettare un tentativo di amicizia. La verità è che l'amicizia è una forma d'amore e dell'amore trascina con sé luci e ombre. Può capitare di concepirla come un legame, forse una forma di dipendenza affettiva, uno dei pilastri su cui si erge il nostro modo di costruirci ogni giorno. E lì sta l'intoppo. Per essere realmente maturi, pronti per essere amici di qualcuno, bisogna essere anzitutto capaci di fare a meno di quel qualcuno. Di ritenerlo importante, ma non indispensabile. Insomma, fra tutte le relazioni umane l'amicizia può fregiarsi dell'opportunità di essere un quid "rinunciabile". In ciò, paradossalmente, può celarsi il suo valore più autentico. 
Tutti coloro che possono dirsi legati da forte amicizia sono realmente in grado di concepirla da entrambe le parti allo stesso modo? Può accadere di no, e da qui il generarsi di delusione, mancate gratificazioni, assenza. L'assenza si concretizza nel momento in cui l'uno non riesce a rispecchiarsi nell'altro, non lo vede come proprio Sé affine, simile, perchè l'altro sta ragionando in modo diverso e giunge a diverse conclusioni. Questo immaginario specchio in cui l'amico ha visto se stesso si incrina e l'altro diventa estraneo, appunto altro.
Constatare che l'amicizia vera, profonda, corra di continuo su questa lama, possa incorrere nel pericolo di autodistruggersi, è angosciante. Oggi l'amicizia è un valore continuamente in bilico, perchè la comunicazione si è fatta difficile, perchè l'uomo vive una contemporaneità eternamente protesa verso l'autodeterminazione. Quanto possa esserci da salvare può dimostrarlo solo il tempo e la resistenza a una consunzione ormai fisiologica cui è sottoposta ogni relazione umana. Voglio poter pensare che continui a perserverare la speranza di concepire l'amicizia come un giardino da coltivare amorevolmente, nutrire e sostenere tenacemente. Solo questa speranza vale la pena di un pensiero in più, uno sforzo in più, una parola buona di più. 
Luz

7 commenti:

  1. Ciao Luz! Sono passata e ho trovato l'argomento interessante.
    Un tempo vivevo come un problema l'incapacità di mantenere le amicizie a doppio nodo che vedevo nei coetanei. Magari ne vivevo di molto intense, ma dopo un po' il legame si allentava e ognuno andava per la sua strada. Le persone fanno facilmente a meno di me, pensavo, ma era vero anche viceversa. Adesso trovo bello sapere che le amicizie sono un pezzo di strada percorso insieme, in totale libertà. Anche le amicizie che finiscono possono essere state perfette. Peccato averci messo tanto a capirlo!

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    1. Sono diventata guardinga nei riguardi delle persone. Ho vissuto talmente intensamente quelle che amavo definire "amicizie" da essere rimasta agghiacciata dalla delusione quando non si sono rivelate tali. Dovremmo scoprire una certa leggerezza in tutte le nostre relazioni, così come imparare a distinguere e io in questo aspetto mi ritengo in viaggio. Dopo diverse lezioni ricevute, oggi posso dirmi a buon punto. L'amicizia è una sorta di "investimento affettivo" che si può esercitare solo verso coloro che sono realmente adatti a ciascuno di noi. E' una questione di compatibilità.
      I "pezzi di strada" percorsi assieme a delle persone restano lezioni importanti, scuola di vita, anche se hanno comportato un prezzo altissimo.
      P. S. Grazia, ho visto il tuo blog, mi piace molto! Vorrei metterlo in elenco dei blog che seguo, ma come faccio? Non hai l'opzione presente in tanti blog.
      Luz

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    2. Proprio perchè l'Amicizia è una forma di Amore verso l'altro, un sentimento nobile e puro, che scaturisce dal cuore,abbisogna di più attenzione da parte di chi si professa amico.Se l'altro non è ancora "colpito", se è in fase di sperimentazione, se non crede più e vuole però tornare,se è alla ricerca di nebbia e luce, di nuvole e tramonti,allora si tace.Si tace quando si vogliono, per tante ragioni, bruciare quelle tappe e arrivare alla meta convinti di sapere . Ma non è così, e lo dimostra il tuo articolo, Luz, e il commento di Grazia.Se Amo,se desidero quella persona e ciò che vorrei, insieme, rappresentasse, allora Dubito! Il dubbio non è debolezza.E' la più alta e nobile considerazione- attenzione.Dubito quando mi immedesimo nell'altro e non so se potrei "disturbare", "toccare" con mezzi o parole la sensibilità,l'orgoglio, la visione dell'altro, la struttura mentale. Non siamo santi e non lo saremo mai.Si finge di esserlo con le belle parole, i "mi piace" le piaggerìe che alla prima occasione,come un felino in agguato, attaccano e frullano tutto il peggio di sè.Ecco, l'amicizia, non è il peggio ma ciò che di più vorremmo per l'altro perchè riflette noi stessi.Io taccio se dubito, devo dubitare, che potrei creare un tilt in quel momento perchè sempre mi chiedo e mi chiederò: " Cosa fa piacere, cosa posso fare per far star bene,le mie parole più sincere ma vere,quelle che si mettono nell'altro e che cercano, si sforzano, di guardare profondamente l'altro,pregi e difetti. Mi sento spessissimo dire:"..tu mi fai star bene..." Ma a volte, non voglio essere presuntuosa perchè ho imparato tanto dalla vita, mi capita, quando anch'io ho i miei momenti di debolezza, di pensare:"..ma tu cosa hai fatto per me..."Lo so è sbagliato non si deve pretendere nulla,si arriva ognuno con il proprio passo ma bisogna arrivare altrimenti non si vuole l'Amicizia-Amore ma solo conoscenza. Allora in quel caso ognuno si comporta come vuole,e ognuno ha facoltà di desistere.Non basta avere degli interessi comuni che sicuramente avvicinano ed esprimono quella socialità insita in ogni essere umano. Occorre un "sentire" con le tante sfumature e incertezze.Oltrepassare le mille delusioni che ognuno di noi potrebbe raccontare nell'ambito dell'amicizia, è questo il vero Amore"scrollarsi,come in un giorno di pioggia, imprecando per l'ennesimo ombrello perso,e capire che non è poi così importante.Un domani verrà, sicuramente, che porterà altro su cui noi continueremo a credere.
      Cris

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    3. Grazie per la doppia risposta diffusa e accogliente!
      Non è facile vivere i rapporti senza crearsi aspettative e senza fare paragoni, proprio perché c'è un reale investimento affettivo. Nel mio caso, essendo cresciuta molto solitaria (libri a parte), non ho mai imparato a vivere le amicizie come "normali", sotto forma di persone con cui mangiare la pizza il sabato, andare a ballare e fare le ferie insieme. Per me gli amici sono rimasti sempre delle preziose eccezioni, e ho continuato a sentirmi legata a loro nonostante le vita ci separasse. Per me era normale non sentire un amico per dieci anni e poi telefonargli, non per resuscitare qualcosa di finito, ma solo per sentire come andasse la sua vita. Dal tono delle risposte, ho capito che ero di nuovo fuori sintonia con il mondo: quando le persone girano pagina, esci dalla loro vita e basta. Non mi ha fatto piacere scoprirlo, ma mi ha fatto bene. Io non sono così, e mi vado bene come sono; loro sono diversi, e hanno tutto il diritto di esserlo. Adesso apprezzo di più gli incontri, e non do niente per scontato. Anche questo con voi è un incontro, molto gradito. :)
      @Luz: Sono contenta che il mio blog ti piaccia! Purtroppo non so rispondere alla tua domanda; io nel mio blogroll i link li inserisco a mano, e pensavo fosse così per tutti, ma non ne so molto. Forse quello che intendi tu è il tasto "followers" che le nuove versioni di blogspot (si dice in rete) hanno eliminato? Chissà.

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    4. @Luz: Ce l'ho fatta! Il tasto "unisciti a questo sito" adesso c'è.

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    5. Grazia, meno male! In questo modo i tuoi nuovi post ci compaiono nella schermata di amministrazione del blog. Ricorda che a scrivere in questo blog sono due amiche: Luana (Luz) e Cristina (Cris), quindi laddove vedi due risposte, può darsi che non appartengano alla stessa persona, come puoi vedere dalla firma in basso. :-)
      Andiamo a registrarci sul tuo sito.
      Quanto all'amicizia, personalmente una delle cose che ho capito è che tendevo a idealizzare l'amicizia in sé, caricandola di aspettative, invece una cosa importantissima è il rispetto del principio di "leggerezza". Mi sa che ci faccio un articoletto.
      Luz

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    6. Buonasera a tutte.. sbirciavo qua e la su internet qualcosa che mi desse qualche spunto di riflessione in fatto di amicizie e ho trovato voi.
      Si.. devo cercare spunti per darmi qualche risposta. Voi ci siete arrivate o meglio, avete fatto percorsi diversi da miei che vi hanno aiutato a capire qualcosa in più che a me ancora, forse, sfugge. Questo fa si che mi senta triste e non mi godo quei momenti quando mi sento dire "tu mi fai star bene" .. "con te posso parlare" perchè scatta in me l'istinto da paladina della giustizia e quasi mai mi faccio vedere fragile, pensierosa, perchè mi dispiace appesantire lo stato d'animo dall'altra persona.
      Amicizia è ridere, parlare, saper ascoltare e condividere anche il silenzio. Sento però che ancora mi volto indietro a cercare "quell'ombrello" che avevo perso senza permettermi un pizzico di leggerezza in più... che non guasta mai :) ... Grazie per i vostri interessanti commenti.
      Sabrina

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